(ANSAmed) - TUNISI, 05 GEN - La presentazione del libro:
''Tunisia. La primavera della Costituzione'' a cura di T. Groppi
e I. Spigno (Carocci editore) presso il salone dell'Istituto
Italiano di Cultura di Tunisi il 12 gennaio prossimo diventa
l'occasione per riflettere sulle possibilità di collaborazione
tra Italia e Tunisia che la nuova Costituzione democratica del
2014 ha aperto, in particolare a livello istituzionale e
costituzionale. Il titolo del seminario ''La nuova costituzione
tunisina: un ponte sul Mediterraneo. Esperienze di
collaborazione tra Italia e Tunisia'' sottolinea proprio questo
aspetto di ''buona pratica'' nella ricerca accademica, nato da
un progetto di cooperazione con la Regione Toscana, che poi si è
mosso sul campo coinvolgendo costituenti e colleghi delle
università tunisine, ed infine è diventato un modo concreto di
collaborazione tra la ''comunità degli interpreti'' che continua
tuttora. Il volume rappresenta il prodotto di una ricerca svolta
sul campo attraverso la partecipazione attiva delle curatrici e
di molti degli autori alla fase costituente e offre una
panoramica completa della nuova Costituzione. Mantenere desta
l'attenzione su questo argomento appare oggi particolarmente
necessario, in quanto la Costituzione tunisina, ponendo le basi
per una proficua ed innovativa convivenza dell'Islam con la
democrazia, costituisce un segno di speranza in un contesto
regionale assai difficile e tormentato. Tania Groppi, professore
ordinario di Diritto pubblico nell'Università di Siena spiega ad
ANSAmed che alla giornata parteciperanno, tra gli altri, il
dott. Massimo Toschi, (consigliere del presidente della Regione
Toscana per la pace e la cooperazione internazionale) in
rappresentanza della Regione Toscana, presente in Tunisia dal
2012, il dott. Giovanni Rizzoni, responsabile delle relazioni
internazionali della Camera dei deputati, impegnata in un
programma congiunto con il parlamento tunisino, la prof.ssa
Melina Decaro, che alla Luiss partecipa alla direzione di un
Master europeo rivolto a studenti del Mediterraneo, il prof.
Andrea Simoncini dell'Università di Firenze che sta dando vita a
un gruppo di studio italo-tunisino sul tema della gestione delle
aree metropolitane. Al riguardo, è di particolare rilievo la
presenza del sindaco di Tunisi Seifallah Lasram e del prof.
Fadhel Moussa dell'Università di Carthage (membro della
Costituente tunisina), che sono stati i presentatori di una
dichiarazione di sostegno al processo di decentramento in
Tunisia approvata il 5 novembre scorso a Firenze durante la
riunione mondiale dei sindaci per la pace ''Unity in
Diversity''. Il sindaco di Firenze Dario Nardella, che aveva
dichiarato proprio in quell'occasione di raccogliere l'invito a
contribuire a costruire un modello legislativo e organizzativo
basato sul decentramento dei governi locali attraverso la
collaborazione scientifica e lo scambio di esperienze, sarà a
Tunisi il 13 gennaio per la firma di un accordo di cooperazione
tra le due città. (ANSAmed)
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