Organizzata dall'Istituto italiano di cultura e dall'Ambasciata d'Italia, in collaborazione con il Museo storico nazionale, l'Istituto di archeologia della capitale albanese e le Università di Bari, Bologna, Chieti, Ferrara, Foggia e Macerata, l'esposizione che rimarrà aperta fino al 20 maggio, è curata da Giuseppe Lepore. Negli ultimi venti anni, spiegano i promotori, la presenza dell'archeologia italiana in Albania ha acquisito particolare importanza. A spiegare l'evoluzione di questi rapporti saranno una serie di pannelli espositivi, nonché una serie di reperti rinvenuti nel corso delle missioni archeologiche, attualmente conservati nel Museo di Argirocastro, di Durazzo e nel Museo Storico Nazionale. Un video e un catalogo bilingue accompagneranno l'esposizione. Alla conferenza che precederà l'inaugurazione interverranno i responsabili delle missioni archeologiche italiane: Roberta Belli (Politecnico di Bari), Sandro De Maria (Università di Bologna), Marco Peresani (Università di Ferrara), Roberto Perna (Università di Macerata), Sara Santoro (Università di Chieti), Giuliano Volpe (Università di Foggia). (ANSAmed).
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