NAPOLI - Malta ospiterà dal 12 al 14 novembre i tavoli di
confronto sul tema 'Trasferimento di conoscenze sulla Blue
Economy: innovazioni tecnologiche, cluster, opportunità di
finanziamento e sfide ambientali'. L'evento fa parte dei Blue
Energy Lab, tavoli di confronto aperto che coinvolgono tutti i
soggetti - istituzioni, università, società civile e imprese -
elaborando un orientamento adatto al contesto locale specifico,
in un settore come quello dell'energia blu che richiede un alto
tasso d'innovazione, supporto scientifico e partecipazione
pubblica.
I Blue Energy Lab sono una parte fondamentale del progetto
europeo MAESTRALE, co-finanziato dal Fondo Europeo per lo
Sviluppo Regionale, nell'ambito del Programma Interreg Med, e
che coinvolge 11 partner di 8 stati - Grecia, Italia, Spagna,
Croazia, Cipro, Malta, Portogallo, Slovenia - con l'obiettivo di
sviluppare una visione e una strategia comuni che sappiano
valorizzare il Mediterraneo quale fonte d'energia sostenibile.
MAESTRALE mira a sviluppare una rete di informazioni e
conoscenza, dando risposte ad alcune domande chiave sul tema
dell'energia blu: qual è la normativa riguardo le rinnovabili
blu e l'uso del mare a fini energetici? Quali sono le migliore
pratiche o gli impianti esistenti? Quali i prototipi di prossima
realizzazione? come si adatta la geografia del Mediterraneo alle
tecnologie disponibili? E a quelle future?
Per l'Italia i BEL a livello regionale sono due, in Friuli
Venezia Giulia e in Toscana, organizzati rispettivamente
dall'Agenzia Informest, affiancata dal Distretto tecnologico
marittimo MARE FVG come partner tecnico e dal Dipartimento
Scienze fisiche, della Terra e dell'ambiente (Ecodynamics Group)
dell'Università di Siena, che di Maestrale è capofila.
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