L'Italia è il secondo partner commerciale della Bosnia Erzegovina, con un interscambio pari a circa 1,5 miliardi di euro all'anno, e le 70 imprese italiane registrate in BiH danno lavoro a oltre 10 mila cittadini bosniaci. L'intensa giornata di dibattito e discussione - che riguarderà tra l'altro il possibile contributo delle imprese italiane alla nuova agenda per le riforme, l'impatto degli investimenti e della presenza italiana nel tessuto socio-economico del Paese, e i decisivi rapporti tra il mondo delle scuole, le università e le imprese - definira' il quadro su cui si consoliderà la collaborazione economica tra i due Paesi nei prossimi decisivi anni di avvicinamento della Bosnia-Erzegovina all'Unione Europea.
A questo scopo, in parallelo agli interventi istituzionali e dei rappresentanti delle istituzioni finanziarie e delle imprese, tra cui Fondo Monetario Internazionale, FIPA, Istituto Italiano del Commercio Estero (ICE), UniCredit, Bosankar, Metalleghe/RS Silicon, Ferretto Group, EESTEC e PMP Jelsingrad FMG, ai partecipanti sarà assicurata la possibilità di incontri B2B per approfondire il possibile avvio di specifici progetti e collaborazioni. (ANSAmed)
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