"Solo la contestazione del ruolo politico dell'esercito - sottolinea Acconcia - può riportare in vita le aspirazioni rivoluzionarie. Questo potrà avvenire forse con la trasformazione della Fratellanza da pilastro dello Stato a movimento rivoluzionario". Di quei Fratelli Musulmani cioè che, dopo aver vinto le elezioni del 2012, "sono stati fermati prima con lo scioglimento del Parlamento eletto (da parte della magistratura, ndr), poi "impedendo all'ex presidente Morsi di governare" e infine appunto con il 'golpe' del 3 luglio e il massacro del 14 agosto: atti che hanno riportato l'Egitto "all'autoritarismo in nome del finto ritorno alla rivoluzione di Gamal Abdel Nasser e degli ufficiali liberi del 1952, che fu anch'esso un golpe", e "alla totale arbitrarietà dell'elite militare, connivente con la polizia e giudici".
Parole, quelle di Acconcia, che riportano in primo piano le tante questioni irrisolte del mondo arabo post-2011: dal nodo del consenso popolare di cui l'uomo forte Sisi ha pur goduto e gode tuttora in Egitto, al 'terrorismo' di ieri (quello evocato nelle piazze e nelle strade della protesta islamista) ed ai terrorismi di oggi: nel Sinai e negli scenari di tanti attentati in aree urbane, quasi serpenti usciti dal vaso di Pandora per intrecciarsi nel vasto fronte che si sta estendendo dall'Iraq alla Siria, dalla Libia allo Yemen. Ma il libro-reportage di Acconcia non è solo pane per i denti degli analisti politici. Oltre al filo rosso della sua personale chiave interpretativa, vi si trova infatti una miniera di scorci diversi su un Paese che ha tante anime: dai suoi milioni di sufi ai salafiti radicati nelle aree rurali, dai movimenti operai delle città industriali alla povera gente di Assiut, dall'oasi di Siwa, ora pericolosamente vicina al confine libico, agli abitanti delle tombe di Qarafa o 'città dei morti', fino agli Zebelin, i raccoglitori di rifiuti che abitano un derelitto quartiere della capitale. E sta proprio in questo quadro composito, che riflette la complessità di un enorme Paese quale l'Egitto, uno dei motivi di interesse del libro. (ANSAmed).
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