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Pena morte: Terzi, prudente pressione sul Nordafrica

Da Rapporto Nessuno Tocchi Caino trend irreversibile abolizione

03 agosto, 14:25

(ANSAmed) - ROMA, 3 AGO - "I processi di transizione democratica nella sponda sud del Mediterraneo aprono spazi in cui poter sviluppare la tendenza abolizionista. Occorre però trovare le formule adatte e dosare la pressione caso per caso, propiziare l'avvicinamento delle nuove leadership arabe alle posizioni contrarie alla pena di morte". Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, alla presentazione del Rapporto 2012 sulla pena di morte di Nessuno Tocchi Caino, che evidenzia una diminuzione delle esecuzioni nel mondo nel 2011.

Per quanto riguarda Libia ed Egitto, ha spiegato il ministro, "con l'avvio della transizione democratica è possibile nutrire speranze per un futuro abolizionista ma forse non nell'immediato" in quanto "i due Paesi sembrano al momento considerare la pena capitale uno strumento di deterrenza nei confronti della criminalità e un utile argine ai tentativi di destabilizzazione dei movimenti estremisti". La situazione, invece, "é molto più incoraggiante in Tunisia e in Marocco già avviati nel percorso abolizionista", ha spiegato il titolare della Farnesina ricordando come in Tunisia "si applica dal 1991 la moratoria di fatto" mentre in Marocco è "in vigore una moratoria di fatto dal 1993".

Nel 2011 le esecuzioni nel mondo sono state almeno 5 mila a fronte delle almeno 5.946 del 2010, secondo il Rapporto annuale sulla pena di morte stilato da Nessuno Tocchi Caino. Di queste 4 mila sono state eseguite in Cina, 676 in Iran e 82 in Arabia Saudita, i primi 'Paesi boia' dell'anno scorso. Questi dati, ha commentato Terzi, "indicano una riduzione significativa delle esecuzioni e confermano la tendenza irreversibile verso l'abolizione della pena di morto nel mondo". Il ministro ha sottolineato come sia necessario "ribadire l'assurdità di uccidere le persone che hanno ucciso altre persone per dimostrare che le persone non si devono uccidere".

"In questa delicata materia - ha proseguito il titolare della Farnesina - non siamo disposti a fare sconti al realismo e siamo apprezzati per esprimere le nostre posizioni con chiarezza e fermezza". Terzi ha poi ricordato l'impegno del governo italiano per l'abolizione della pena di morte e ha giudicato "una svolta" decisiva la risoluzione dell'Onu per la moratoria della pena di morte nel 2007.

In vista della nuova Assemblea generale delle Nazioni Unite, il ministro ha spiegato come "nel negoziato all'Onu per l'adozione di una nuova risoluzione a dicembre sosteniamo il testo capace di aggregare il maggior numero di Stati, con l'obiettivo di un ulteriore aumento dei voti favorevoli e una diminuzione di quelli contrari. Per Terzi "un altro indice del successo della nostra azione sono gli elementi nuovi contenuti nelle ultime risoluzioni" come, per esempio, "l'invito a rispettare gli standard minimi delle Nazioni Unite che proibiscono di eseguire condanne a morte nei confronti di minori e disabili mentali". Terzi ha infine ricordato come "in questi otto mesi sia personalmente intervenuto più volte per sensibilizzare i governi" sul tema: "L'ho fatto pubblicamente alla ministeriale Osce di dicembre, chiedendo alle autorità della Bielorussia di revocare le condanne alla pena capitale per le due persone accusate dell'attentato a Minsk. Il mio appello e quello dell'Ue non sono riusciti a sospendere la sentenza che è stata piuttosto eseguita, ma abbiamo scosso le coscienze".

(ANSAmed).

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