I quattro parlamentari europei visiteranno alcuni villaggi dove vive la popolazione saharawi, le strutture sanitarie, le scuole, i centri per i disabili, il museo della Resistenza. Il programma della due giorni prevede una serie di colloqui con i dirigenti del Fronte Polisario e con gli osservatori della Minurso (Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale). Gli eurodeputati incontreranno inoltre i rappresentanti della "Afapredesa", la Associazione dei Familiari dei Prigionieri e dei Desaparecidos Saharawi, e i presidenti di alcune associazioni umanitarie come la "Croissant Rouge Sahraoui". Un anno fa, Pino Arlacchi e Ivo Vajgl hanno promosso un'interrogazione sull'aggravamento della situazione nei territori occupati nel Sahara occidentale, chiedendo al Consiglio europeo di invitare il governo marocchino a porre fine alla sua politica di discriminazione e violazioni dei diritti umani nei confronti della popolazione saharawi, e di permettere alla popolazione di autodeterminare il proprio futuro attraverso un referendum libero ed equo, come raccomandato dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU. (ANSAmed).
Algeria: eurodeputati visitano i campi Saharawi
In delegazione anche italiano Pino Arlacchi
I quattro parlamentari europei visiteranno alcuni villaggi dove vive la popolazione saharawi, le strutture sanitarie, le scuole, i centri per i disabili, il museo della Resistenza. Il programma della due giorni prevede una serie di colloqui con i dirigenti del Fronte Polisario e con gli osservatori della Minurso (Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale). Gli eurodeputati incontreranno inoltre i rappresentanti della "Afapredesa", la Associazione dei Familiari dei Prigionieri e dei Desaparecidos Saharawi, e i presidenti di alcune associazioni umanitarie come la "Croissant Rouge Sahraoui". Un anno fa, Pino Arlacchi e Ivo Vajgl hanno promosso un'interrogazione sull'aggravamento della situazione nei territori occupati nel Sahara occidentale, chiedendo al Consiglio europeo di invitare il governo marocchino a porre fine alla sua politica di discriminazione e violazioni dei diritti umani nei confronti della popolazione saharawi, e di permettere alla popolazione di autodeterminare il proprio futuro attraverso un referendum libero ed equo, come raccomandato dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU. (ANSAmed).