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Pacifici,ebrei italiani dovrebbero pensare andare in Israele

Intervista a Hareetz, partito di Grillo più pericoloso fascisti

22 marzo, 15:59

Il presidente della comunita' Ebraica di Roma Riccardo Pacifici Il presidente della comunita' Ebraica di Roma Riccardo Pacifici

(ANSAmed) - TEL AVIV - ''E' il momento in cui gli ebrei italiani dovrebbero "cominciare a preparsi lentamente a fare i bagagli per andare in Israele". Lo dice il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano Haaretz.

I motivi per Pacifici - riporta il giornale - sono l'aumento del fondamentalismo islamico, la generale crisi economica e appunto la nascita di un partito radicale come quello di Grillo, "ancora più pericoloso dei fascisti". In una lunga intervista da Roma, pubblicata con grande evidenza dal quotidiano sotto il titolo "L'aliyah (il ritorno degli ebrei in Israele, ndr) è una polizza di assicurazione", Pacifici ha spiegato di non voler essere "allarmista" ma che questo e' "un buon momento" per quel tipo di scelta.

"C'é il rispetto della popolazione per gli ebrei, ci sono leggi contro l'antisemitismo e non è facile parlare contro gli ebrei oggi in Europa. Così adesso - ha detto - è importante prendere questa decisione in un momento così buono".

Il presidente degli ebrei romani ha poi aggiunto: "in 10 o 20 anni, le demografie saranno cambiate in Europa. Il carattere del continente, che è ebraico-cristiano, sarà modificato". In questo senso, Pacifici ha ricordato che "come ebrei, per la nostra memoria storica, noi dobbiamo sostenere l'integrazione degli immigranti in Italia e in Europa", ma ha osservato anche che "i loro sentimenti non sono positivi nei confronti degli ebrei e dei cristiani".

Dopo aver sottolineato che "non tutti gli immigranti sono musulmani e che non tutti i musulmani sono fondamentalisti", Pacifici ha detto anche di temere che la crisi economica, la mancanza di lavoro, li facciano "diventare molto vulnerabili al fondamentalismo".

Sul partito di Grillo, il capo degli ebrei romani ha osservato: "Qualcuno pensa a lui come un clown. In Germania dicono che è come Berlusconi. Ma Grillo dice che i partiti politici non sono importanti, e questo è esattamente ciò che Hitler ha sostenuto prima di arrivare al potere. Il partito di Grillo è più pericoloso dei fascisti perché non ha una piattaforma chiara, non sappiamo quali sono i suoi limiti. Non conosciamo molte delle persone che sono nel movimento, ma sappiamo che ci sono estremisti sia di destra sia di sinistra, fascisti e radicali, e che entrambi sono contro la costituzione, contro la democrazia".

Ciò che preoccupa Pacifici è che il sistema politico italiano non abbia fatto ostruzione contro il movimento 5 Stelle. A questo proposito ha ricordato che le recenti affermazioni della parlamentare grillina Roberta Lombardi - secondo cui alcuni elementi della ideologia fascista prima della guerra fossero "positivi" - siano state criticate solo da un altro membro del parlamento. "Il Partito Democratico ha paura di criticare Grillo - ha aggiunto - perché vogliono che Grillo li sostenga al governo".

Pacifici ha poi evocato il fatto che: "per noi l'Alyah è una polizza di assicurazione. Molti della nostra gente trovano che Israele sia il nostro futuro". Ed ha evidenziato che negli ultimi sei mesi, "150 ebrei romani sono andati in Israele": di più di quanto sia avvenuto in precedenza. Dopo aver sostenuto di aver detto le stesse cose all'indomani della strage nella scuola ebraica di Tolosa in Francia, ha concluso: "Ho la responsabilità di dire alla mia comunità che possono cominciare a prepararsi lentamente". (ANSAmed). LC/ S0A QBXB.

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