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Turchia: Erdogan contro tutti, e' complotto estero

Attacca deputati Ue, stampa straniera e 'lobby' finanziarie

13 giugno, 18:53

Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan

(di Francesco Cerri) (ANSAmed) - ANKARA - Il 'sultano' Recep Tayyip Erdogan e i dirigenti del suo partito islamico Akp ne sono convinti: contro il potere turco e' in atto un 'complotto' pilotato dall'estero, che punta a destabilizzare un paese la cui forte crescita economica e politica 'neo-ottomana' da' fastidio.

Da giorni Erdogan martella con accuse contro i congiurati stranieri: le 'lobby finanziarie', che speculano sul debito turco e attaccano la borsa - ma ''alla fine li faremo pagare'' - la stampa straniera, che mente e da' una visione 'distorta' della protesta dei giovani - 'vandali' e 'terroristi' per il premier - e potenze estere (i servizi segreti stanno indagando, ha avvertito). Il premier ha duramente reagito all'ultima condanna, arrivata oggi dall'Europa, quella dei deputati di Strasburgo. Ha detto di ''non riconoscere alcuna decisione sulla Turchia del Europarlamento''. Una posizione curiosa da parte del leader di un paese candidato all'adesione all'Ue. La risoluzione dei deputati Ue denuncia fra l'altro ''l'uso sproporzionato ed eccessivo della forza'', ''le reazioni del governo turco e del premier Erdogan'', la censura dei media turchi. Una risoluzione ''inaccettabile'' ha tuonato il ministro degli esteri Ahmet Davutoglu, perche' la Turchia e' una ''democrazia di prima classe''. La settimana scorsa Davutoglu gia' aveva criticato il segretario di stato Usa John Kerry per avere chiesto a Ankara di rispettare il diritto di espressione e di protesta. ''La Turchia non e' una democrazia di terza classe'' aveva protestato. Le critiche che piovono da tutto il mondo mettono in luce pero' il carattere quantomeno particolare della democrazia turca.

Innumerevoli scene di grande brutalita' spesso gratuita contro i manifestanti hanno fatto il giro del mondo. Fra i tanti, il Consiglio d'Europa ha parlato di ''violenza inaccettabile''.

Amnesty di ''violenza brutale e vergognosa'', il governo tedesco si e' detto ''turbato''. La stampa governativa ha ipotizzato che dietro alla rivolta - secondo gli analisti essenzialmente spontanea - ci siano i servizi segreti di Teheran o di Damasco.

Il quotidiano islamico pro-governativo Yeni Safak, di cui e' proprietario il marito di una figlia di Erdogan, ha accusato i manifestanti di avere tentato un golpe bianco, sostenendo che ci sono state prove generali della rivolta gia' settimane fa, coordinate da una agenzia britannica. Erdogan e i dirigenti del partito islamico Akp negli ultimi due giorni se la sono presa anche con la stampa estera, accusata di dare una lettura distorta della crisi turca. Nel mirino c'e' ora in prima linea la Cnn, che ha coperto in diretta per 24 ore la battaglia di Taksim e il durissimo attacco della polizia, facendo cioe' quello che le grandi tv turche non hanno fatto dall'inizio della protesta. Ma anche tutta la stampa straniera - controllata o intimidita, dicono i manifestanti - dal governo, che ha dato un quadro a tinte molto fosche della realta' democratica turca.

Insomma, tutto un complotto. (ANSAmed).

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