Sviluppo economico, stato di diritto e ingresso della Serbia nella Ue entro il 2020 - sono questi i tre obiettivi primari indicati da Vucic nel suo discorso. Il vicepremier e leader dell'Sns ha annunciato riforme strutturali, a cominciare dalle pensioni, dalla giustizia e dal sistema d'istruzione, confermando la tolleranza zero per corruzione e criminalita' organizzata. Frattini, insediatosi ieri nel suo nuovo incarico di consulente del governo serbo per le tematiche europee, ha centrato il suo intervento sulla necessita' di integrare nell'Unione europea la Serbia e gli altri Paesi dei Balcani occidentali, a suo avviso parte integrante della famiglia europea.
Alla grande manifestazione celebrativa di Belgrado sono intervenuti fra gli altri il presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, Jean-Claude Mignon, l'ex premier slovacco Mikulas Dzurinda, l'inviato speciale del presidente russo Aleksandr Babakov, il ministro dell'Agricoltura austriaco Nikolaus Berlakovic. Numerosi i politici in rappresentanza dei Paesi vicini, compreso il leader serbo-bosniaco della Republika Srpska Milorad Dodik.
Un ultimo sondaggio di Faktor Plus diffuso all'inizio di ottobre ha rivelato che l'Sns e' di gran lunga la prima forza politica in Serbia con il 41,5% dei consensi, seguito a grande distanza dal Partito socialista (Sps) con il 12,7%. Solo terzo il Partito democratico (Ds) dell'ex presidente Boris Tadic, accreditato dell'11,8%.(ANSAmed).