(ANSAmed) - TIRANA, 8 NOV - L'Albania sembra trovarsi sempre
piu' sotto la pressione degli Stati Uniti affinche' accetti che
la distruzione delle armi chimiche siriane avvenga nel proprio
territorio. Il ministro degli Esteri albanese, Ditmir Bushati,
ha annunciato che ieri sera il premier Edi Rama e il segretario
di Stato Usa "hanno avuto una lunga conversazione telefonica
sugli aspetti della sicurezza e su come gli altri paesi alleati
possono contribuire alla finalizzazione di questo processo". Il
ministro Bushati ha precisato pero' che "al momento non c'e'
nessuna decisione. Siamo stati solo contattati, in qualita' di
paese membro della Nato. Non abbiamo avviato ne' negoziati ne'
consultazioni, visto che su una tale decisione dovrebbe
investirsi il Parlamento".
Il governo di Tirana sembra trovarsi tra due fuochi, la pressione statunitense e una contestazione in crescita nell'opinione pubblica. Gli ambientalisti e attivisti della societa' civile hanno protestato ieri davanti alla sede del governo, chiedendo che venga respinta ogni proposta per lo smantellamento delle armi chimiche siriane in Albania. D'altra parte, une delle prime decisioni del governo Rama, poche settimane fa, e' stata quella di abolire la legge che permetteva l'importazione dei rifiuti.(ANSAmed).
Il governo di Tirana sembra trovarsi tra due fuochi, la pressione statunitense e una contestazione in crescita nell'opinione pubblica. Gli ambientalisti e attivisti della societa' civile hanno protestato ieri davanti alla sede del governo, chiedendo che venga respinta ogni proposta per lo smantellamento delle armi chimiche siriane in Albania. D'altra parte, une delle prime decisioni del governo Rama, poche settimane fa, e' stata quella di abolire la legge che permetteva l'importazione dei rifiuti.(ANSAmed).