Politico, notaio e scrittore, il nome di Blas Pinar è indissolubilmente legato al franchismo, del quale sempre difese il colpo di Stato del 18 luglio del 1936 e fu erede durante la Transizione alla democrazia.
Fondatore nel 1976 del partito Fuerza Nueva, con lo slogan 'Dios, Patria e Justicia', era stato precedentemente designato da Francisco Franco come consigliere nazionale del movimento e procuratore delle Cortes franchiste in varie legislature. L'otto giugno 1976 votò contro il progetto di legge di Associazioni Politiche e contro quello sulla Riforma Politica, leggi chiave della Transizione democratica, che furono approvate nel novembre di quell'anno. Il 15 giugno 1977 si presentò come candidato al Senato nella coalizione Alianza Nacional per Toledo, ma non fu eletto. Nelle elezioni legislative del marzo 1979, le prime convocate dopo la Costituzione democratica, ottenne un seggio al Congresso dei Deputati. Sempre in prima fila negli omaggi al dittatore Francisco Franco, alla fine della sua vita politica Blas Pinar aveva aderito al partito Alternativa Espanola (As), del quale era presidente onorario. In una delle ultime interviste rilasciate assicurava che "il peggio della democrazia liberale è lei stessa".
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