Una analoga ingiunzione è stata inviata a diversi quotidiani e siti di informazione, ha precisato. Secondo il parlamentare si tratta di un ulteriore tentativo di censura nel quadro di "più ampie pressioni" per mettere a tacere le accuse di corruzione emerse con la tangentopoli del Bosforo. Nell'interpellanza Oran cita intercettazioni telefoniche fra Erdogan, il figlio Bilal, alcuni ministri e imprenditori e chiede al premier se sia vero che abbia dato mandato l'anno scorso all'allora ministro dei trasporti di fare pressioni su alcuni imprenditori perché comprassero Sabah e Atv, promettendo in cambio di partecipare a diverse commesse pubbliche. Il quotidiano e l'emittente sono ora risolutamente pro-governativi.
Il quotidiano Radikal precisa oggi che l'ingiunzione inviata dalla Tib é stata inviata su richiesta del nuovo capo procuratore di Istanbul, il cui predecessore e' stato rimosso dall'incarico dopo l'esplosione dello scandalo corruzione. Dopo che la mossa della Tib é stata resa pubblica, la Direzione delle Telecomunicazioni ha affermato oggi che le ingiunzioni sono state inviate "per errore" precisa Zaman online. L'opposizione accusa Erdogan di essere "pronto a tutto" per insabbiare le inchieste che fanno tremare il suo governo e mantenersi al potere. Oran ha ricordato oggi che la settimana scorsa uomini armati hanno attaccato gli uffici dei due principali partiti di opposizione a Istanbul (un morto e 7 feriti): la situazione, ha affermato, é di "grande pericolo".(ANSAmed).