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Il 'falco' Rivlin è il decimo presidente di Israele

Sconfitto candidato centro. Netanyahu esulta

10 giugno 2014, 19:16

Redazione ANSA

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Reuven Rivlin © ANSA/EPA

Reuven Rivlin © ANSA/EPA
Reuven Rivlin © ANSA/EPA

(di Massimo Lomonaco) (ANSAmed) - GERUSALEMME - Pronostico rispettato: l'ex speaker del parlamento Reuven Rivlin del Likud e' stato eletto oggi (63 voti), al secondo scrutinio, 10/o presidente di Israele, sconfiggendo Meir Shitrit, alfiere del centro (53).

Nella carica che e' stata di Shimon Peres - Nobel per la pace, convinto e storico fautore del dialogo e della pace - subentra cosi' un uomo cresciuto invece nella destra israeliana, dallo stretto e imparziale rigore istituzionale nei confronti di ogni partito (arabi compresi) ma - secondo molti analisti - dalle forti rigidita', almeno fino ad ora, nei confronti dello stato palestinese e della controparte. E vicino ai coloni.

Uno scenario - se sara' confermato - con il quale si dovra' confrontare la comunita' internazionale e che avviene in un frangente molto delicato segnato dal grande freddo con Israele a causa del gradimento alla riconciliazione palestinese tra Fatah e Hamas. Se la carica di presidente in Israele e' certamente priva di reale contenuto politico, e' innegabile pero' che Shimon Peres abbia caratterizzato il mandato settennale - grazie al suo passato e presente di padre della patria - di guida morale del paese. Una voce, quella di Peres, risuonata forte e chiara - e spesso in contrasto con il premier Benyamin Netanyahu - a favore di una visione, fortemente ancorata ad Israele, ma anche dell'altro: in questo caso i palestinesi.

Rivlin (74 anni) e' stato eletto con grande rapidita' in una competizione che - come mai prima di ora - ha contato ben cinque candidati e segnata da un'aspra battaglia pre-elezione con grandi colpi di scena. Uno dopo l'altro, sono caduti alcuni accreditati per il dopo Peres: a cominciare da Silvan Shalom, autorevole uomo di spicco del Likud, risucchiato via dalla competizione per lo svelamento di un presunto abuso sessuale in anni passati, infine prescritto. Poi, a poche ore dal voto, e' toccato a Benyamin Ben Eliezer, candidato dei laburisti, costretto all'auto ritiro per la contestazione da parte dei giudici di presunte irregolarita' fiscali per centinaia di migliaia di dollari nell'acquisto di un appartamento.

Rivlin - che ha penato a lungo per avere l'appoggio di Netanyahu dopo il litigio sulla sua mancata rielezione a presidente della Knesset - si e' trovato infine di fronte quattro concorrenti: i due centristi Meir Shitrit e Dalia Yitzik, l'indipendente, ex giudice della corte suprema, Dalia Dorner e il Nobel per la chimica Dan Schechtman. Al primo voto - dove occorreva la maggioranza piu' uno dei 120 voti disponibili - sono rimasti solo Rivlin con 44 preferenze e Shitrit con 31: destra contro centro. Alla seconda tornata - in cui bastava la semplice maggioranza dei votanti - l'ex presidente della Knesset ha prevalso per dieci voti su Shitrit: un parlamento quasi diviso a meta'. E' possibile - hanno sostenuto i media - che sul candidato del centro siano confluite le indicazioni avute in precedenza da Yitzik, come lei stessa ha caldeggiato. Su Rivlin invece si e' compattata tutta la destra, nonostante i dinieghi in partenza del potente ministro degli esteri Avigdor Lieberman leader del nazionalista 'Israel Beitenu', ma forse anche di una parte del centro e dei laburisti. Non a caso proprio l'ex capo del partito Shelly Yachimovic ha sempre detto di sostenere Rivlin.

''Da oggi - ha promesso il nuovo presidente - in poi non saro' piu' un uomo del mio partito, il Likud, ma un uomo di tutto il popolo''. ''Mi levo di dosso i panni dell'uomo politico. La mia residenza - ha aggiunto - sara' aperta a tutti: dalla destra nazionalista alla estrema sinistra''. Netanyahu, insieme a tutta la destra, ha esultato per l'elezione di oggi: ''Una vittoria - ha tuonato - del Likud, del campo nazionale''.

''Mi attendo - ha aggiunto - una cooperazione con il presidente eletto per l'unita' del popolo di Israele e dei cittadini di Israele''.

Guardinga la dirigenza palestinese: ''Siamo abituati a giudicare i politici israeliani per quello che fanno e non - ha detto il ministro dell'economia Mohammed Shtayyeh - per la posizione che occupano''. Ma al tempo stesso ha sottolineato che Rivlin ''e' stato eletto tra le fila di una formazione politica di destra che rifiuta la pace e supporta l'occupazione della Palestina''. (ANSAmed).

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