In mancanza della pubblicazione sul Bollettino ufficiale catalano della "legge di consultazione" approvata venerdì scorso dal Parlamento regionale per convocare il referendum sull'indipendenza, sui media spagnoli si rincorrono le ipotesi sulla strategia che seguirà Mas, che è anche il leader della coalizione di partiti "Convergencia i Unio" (CiU), per aggirare il veto che sarà opposto dalla Corte costituzionale. Il governo centrale si oppone alla consultazione proprio perchè, anche a suo avviso, il referendum è incostituzionale.
L'ipotesi più accreditata circa la possibile strategia di Mas consiste nella pubblicazione della legge di consultazione in concomitanza della firma di un doppio decreto, per la convocazione della consultazione sulla sovranità e di elezioni regionali anticipate nello stesso giorno, il 9 novembre. In questo modo, anche se la Corte costituzionale sospenderà la legge di consultazione e il referendum "la Catalogna andrebbe a votare, anche se solo per eleggere il nuovo Parlamento", in elezioni che "assumerebbero una forte connotazione plebiscitaria", soprattutto se CiU, il partito di Mas, si presenterà in una lista unica con gli indipendentisti di Esquerra Republicana de Catalunya (Erc).
In questo scenario, tenuto conto dei tempi di convocazione delle elezioni previsti dalla legge elettorale generale - almeno 54 giorni prima del voto nelle urne - e di quelli fissati dallo Statuto di autonomia della regione - 40 giorni prima - la firma del doppio decreto non potrebbe andare oltre l'inizio della prossima settimana: altrimenti le eventuali elezioni dovrebbero slittare a dopo il 9 novembre. (ANSAmed)
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