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Gas: ministro Cipro,da Turchia provocazione ma Eni va avanti

Lakkotrypis, saremo centro energetico Mediterraneo orientale

19 novembre 2014, 16:19

Redazione ANSA

ANSACheck

Mappa delle esplorazioni di idrocarburi nella Zona Economica esclusiva di Cipro - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mappa delle esplorazioni di idrocarburi nella Zona Economica esclusiva di Cipro -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Mappa delle esplorazioni di idrocarburi nella Zona Economica esclusiva di Cipro - RIPRODUZIONE RISERVATA

(ANSAmed) - ROMA - Quella della Turchia nella Zona Economica esclusiva (Zee) cipriota è una "pura provocazione", ma il governo di Cipro continuerà a percorrere le vie diplomatiche e le esplorazioni dell'Eni proseguiranno nel rispetto delle scadenze previste. Lo ha detto il ministro per l'Energia cipriota, Yorgios Lakkotrypis, incontrando i giornalisti a Roma, in merito alla presenza della nave turca di ricerche sismiche Barbaros, accompagnata da alcuni mezzi militari, nelle acque meridionali dell'isola. Contro tale invio da parte di Ankara si è già espresso il Parlamento europeo con la risoluzione del 14 novembre, ha ricordato il ministro, e vi sono state le reazioni degli Usa, dell'Egitto e di Israele. E il tema verrà posto da Cipro - ha affermato Lakkotrypis - anche a margine della conferenza euro-mediterranea per l'energia ospitata oggi a Roma. Il governo italiano è "di grande sostegno", ha detto ancora il ministro, e il ruolo dell'Eni e dell'Italia nei piani strategici di Cipro in campo energetico sono molto importanti per il suo governo, ha sottolineato. Quanto all'interesse di Ankara per le risorse di idrocarburi in quelle acque, ha aggiunto, la questione "non sarà nemmeno posta sul tavolo" prima che si trovi un accordo per la riunificazione dell'isola. Intesa su cui da tempo sono in corso i negoziati sotto l'egida dell'Onu, interrotti tuttavia da Cipro proprio per l'ingresso della nave turca nella sua Zee, il 20 ottobre scorso.

Parlando della visione strategica del governo cipriota per i prossimi anni, Lakkotrypis ha detto che Cipro intende essere un "centro energetico del Mediterraneo orientale" tramite l'esplorazione e lo sfruttamento delle riserve di idrocarburi presenti nella sua Zee, e grazie ai suoi buoni rapporti con i Paesi vicini (Libano, Israele ed Egitto) e le collaborazioni con i grandi gruppi internazionali tra cui l'Eni.

Proprio il gruppo italiano infatti, in un consorzio di cui ha l'80% con la coreana Kogas, ha avviato il 14 settembre scorso una serie di trivellazioni nei "blocchi" 2, 3 e 9 della Zee - a ridosso dei quali sta operando anche la nave turca Barbaros. Si tratta di esplorazioni che dovranno accertare la presenza ed entità dei giacimenti, almeno quattro ha precisato il ministro, e che stanno procedendo secondo i programmi fino alla scadenza del 31 dicembre. Se le ricerche avranno esiti positivi potranno continuare "gli ottimi rapporti con l'Italia", ha detto ancora il ministro, per il quale "è importante che si stabilisca una presenza italiana a Cipro", in continuità con quelle di Eni ed Edison anche lungo le coste dei vicini Egitto ed Israele.

Ma Cipro guarda con interesse anche all'Europa come partner commerciale "prioritario", pensando a linee di fornitura diversificate: in particolare quelle di gas liquido, ma anche ad un possibile "pipeline" che attraverso Israele e Grecia raggiunga l'Europa. Un'ipotesi che però - ha aggiunto - va ancora soppesata nei suoi diversi aspetti tecnici. Nella Zee cipriota operano anche altri colossi energetici come Total e Noble.(ANSAmed).

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