I due esperti citano la recente demolizione da parte delle forze di sicurezza israeliane della casa a Gerusalemme Est di Abd al-Rahman al-Shaludi, palestinese accusato di aver investito deliberatamente in auto delle persone in un attentato in cui morirono il mese scorso una bimba di 3 mesi ed una donna di 22. "Tutti gli atti di violenza richiedono una risposta ferma da parte delle autorità israeliane, e i responsabili devono essere processati davanti a un tribunale e condannati per i loro crimini. Ma lo Stato non può andare oltre ciò che è sancito dal diritto internazionale", afferma il relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, Makarim Wibisono. Per la relatrice dell'Onu sull'alloggio adeguato Leilani Farha, la demolizione della casa di Al-Shaludi avvenuta in piena notte "non aveva altro scopo se non di punire i suoi genitori innocenti e cinque fratelli, facendone dei senzatetto". E si tratta quindi di "una forma di punizione collettiva contraria al diritto internazionale". (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA