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Grecia: Syriza verso sostegno Tsipras, ma i dissidi restano

L'accordo con Eurogruppo duramente criticato da vari deputati

26 febbraio 2015, 17:20

Redazione ANSA

ANSACheck
(ANSAmed) - ATENE, 26 FEB - Al termine di una maratona dibattimentale durata 12 ore, i deputati del partito greco Syriza (sinistra radicale) al governo sembrano essersi ricompattati dietro al loro leader, il premier Alexis Tsipras, approvando a maggioranza il modo in cui, insieme con il ministro delle Finanze Yanis Varufakis, ha gestito i negoziati con i partner europei per ottenere dall'Eurogruppo una proroga di quattro mesi per il salvataggio del Paese. Ma venti di fronda spirano piuttosto forti all'interno del partito e non promettono niente di buono per la coesione della sinistra greca dopo la storica vittoria elettorale dello scorso 25 gennaio.

Secondo fonti vicine ai vertici del partito, infatti, la riunione del gruppo parlamentare di Syriza convocata da Tsipras per informare i suoi deputati circa i dettagli dei negoziati condotti dal governo di Atene con i partner europei, è stata segnata da gravi disaccordi emersi fra i presenti al dibattito.

A dar subito voce al diffuso malcontento all'interno di Syriza (che - va ricordato - anche se oggi è un partito resta pur sempre una coalizione di variegati fronti della sinistra greca) sono stati il ministro della Produzione, Ricostruzione, Ambiente ed Energia Panayotis Lafazanis e la presidente della Camera, Zoe Konstantopoulou. I due esponenti della cosiddetta "piattaforma di sinistra" del partito hanno messo in questione la lista delle riforme proposte da Varoufakis, sostenendo che in molti punti esse sono, in sostanza, un'estensione del pre-esistente Memorandum d'intesa. Questa, per inciso, è la stessa accusa mossa a Varufakis da Nea Dimokratia, oggi maggiore partito dell'opposizione, secondo cui la lista delle riforme proposte all'Eurogruppo dal ministro delle Finanze "è una copia esatta del Memorandum" portato avanti dal governo dell'ex premier Antonis Samaras. Quando Tsipras ha chiesto ai suoi di votare a favore o meno dell'accordo concluso dal suo governo, secondo alcune fonti solo 20 deputati (su 149) avrebbero votato contro. Altre fonti hanno invece riferito che i "no" sono stati quasi il doppio, ben 35.

Secondo vari analisti, il vero 'mal di pancia' di Tsipras è dovuto ai voti di Lafazanis ("astenuto") e di Konstantopoulou ("contraria"). La presidente della Camera e il deputato Dimitris Mitropoulos hanno inoltre espresso "grave preoccupazione" che il nuovo accordo arrechi altri pesanti obblighi per la Grecia. A sintetizzare la confusione che regna sulla questione dell'accordo Grecia-Eurogruppo è stato il deputato Stathis Leoutsakos secondo il quale alcune delle proposte inserite nella lista di Varoufakis, nella loro formulazione, assomigliano agli antichi oracoli che "i creditori possono interpretare come vogliono". Anche Ioanna Gaitanis ed Eleni Psareas hanno votato "no" all'intesa con i creditori internazionali e, insieme con Lafazanis, si sono dette contrarie a presentare la proposta di accordo in Parlamento per la ratifica come invece chiede da giorni l'opposizione. Su tale questione il governo non si è ancora espresso ed una decisione in proposito è attesa nei prossimi giorni. (ANSAmed).

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