L'elezione di Akinci, un moderato ex sindaco della parte nord di Nicosia e sostenitore della riconciliazione con il governo cipriota riconosciuto a livello internazionale, ha di nuovo suscitato fra i turco-ciprioti le speranze di mettere fine alla quarantennale divisione dell'isola. Ma Erdogan, in partenza dall'aeroporto di Ankara, ha detto ai giornalisti: "Il Signor Presidente (Akinci) dovrebbe stare attento a ciò che dice". In Turchia, l'unico Paese che riconosce la Rtcn, questa è spesso definita come la "Yavru Vatan" o "piccola patria", un'etichetta che non piace affatto a parecchi turco-ciprioti. "La Turchia ha pagato un prezzo nella parte settentrionale di Cipro e continua a farlo", ha detto Erdogan, aggiungendo che il governo di Ankara contribuisce circa un miliardo di dollari all'anno alla Rtcn. Il mancato raggiungimento di un accordo per riunificare quest'isola del Mediterraneo orientale ha ostacolato sinora gli sforzi della Turchia di aderire all'Ue. Parlando alla TV CNN-Turk, Akinci aveva detto di volere un "rapporto sano" con Ankara, non tensione. "Qui non c'è ostilità contro la Turchia", ha detto. "La Turchia non vuole vedere il suo bambino crescere?" (ANSAmed).
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