Durante l'incontro e' stato fatto il punto della missione dell'Onu oltre che sul contesto geopolitico dello scacchiere mediorientale, relativamente in particolare al conflitto siriano e ai suoi riflessi sul Libano.
Il generale Portolano ha evidenziato le attività svolte negli ultimi dieci mesi sotto il suo comando dagli oltre 11.000 peacekeepers nell'ambito di un contesto operativo in continua evoluzione, che richiede, ha detto, "flessibilita' e capacita' di adattamento". L'area di operazioni dell'Unifil, ha sottolineato il comandante, continua a rimanere "stabile" nonostante l'instabilità regionale, un risultato non frutto del caso ma di un approccio integrato da parte della missione, capace di sistematizzare le diverse realta' e dimensioni tra le quali spiccano quella militare, civile e diplomatica. (ANSAmed).
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