Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Rapiti in Libia: Gentiloni, nessun elemento su Isis

Due anni sequestro Dall'Oglio in Siria, 'non abbiamo dimenticato'

29 luglio 2015, 17:30

Redazione ANSA

ANSACheck

La gigantografia di padre Paolo Dall 'Oglio esposta al Campidoglio - RIPRODUZIONE RISERVATA

La gigantografia di padre Paolo Dall 'Oglio esposta al Campidoglio -     RIPRODUZIONE RISERVATA
La gigantografia di padre Paolo Dall 'Oglio esposta al Campidoglio - RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - Per quanto riguarda il rapimento in Libia dei quattro tecnici italiani "finora non sono emersi elementi che riconducano" allo Stato Islamico e "si ritiene possibile una matrice meramente criminale del sequestro con finalità estorsive". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato.

"Finora nessun gruppo terroristico o criminale ha rivendicato la responsabilità del rapimento in Libia dei quattro tecnici italiani", ha affermato il ministro, sottolineando che "riscontri sono ancora in corso di verifica".

"Ci riuniamo a due anni dal rapimento di Padre Dall'Oglio a Raqqa, in Siria", ha proseguito Gentiloni. "Il governo non ha dimenticato questo rapimento e ci continuiamo a lavorare con assoluta costanza come ho confermato ai fratelli di Dall'Oglio una decina di giorni fa", ha detto il ministro.

A due anni esatti dal suo rapimento in Siria, la città di Roma manifesta oggi il suo impegno e la sua solidarietà per padre Paolo Dall'Oglio, il gesuita nato proprio a Roma 61 anni fa. Per tutto il giorno, la sua immagine è esposta sul Palazzo Nuovo, di fronte all'entrata di Sisto IV del Campidoglio. Sotto la gigantografia di due metri per quattro, la scritta "Paolo Dall'Oglio cittadino romano". L'iniziativa, fatta propria da Roma Capitale, è stata proposta dalla neonata associazione "Giornalisti amici di padre Dall'Oglio".

Il gesuita di cui due anni fa si sono perse le tracce è noto per aver fondato, in Siria, negli anni ottanta, la comunità monastica al Khalil, dopo aver recuperato il Monastero di san Mosè l'Abissino (Mar Musa). Dall'Oglio è stato sempre profondamente impegnato nel dialogo interreligioso. Il suo attivismo nei mesi della rivolta gli ha causato l'ostracismo del governo siriano, che minacciò la sua espulsione durante la repressione dei moti di protesta cominciati in forma non violenta il 15 marzo 2011. Espulso per il suo impegno umanitario nel 2012, si è trasferito a Sulaymanya, nel Kurdistan iracheno, animando la nuova fondazione monastica di Deir Maryam el Adhra. E' rientrato due volte in Siria, per motivi umanitari. Prima cercando di raggiungere le rive dell'Oronte, per raccogliersi in preghiera sulle fosse comuni. Poi recandosi, alla fine del luglio 2013, a Raqqa, nel nord del paese. Lì è stato sequestrato, si è detto da formazioni jihadiste, il 29 luglio e da allora di lui non si hanno più notizie. Per il suo rilascio e la sua salvezza si sono pronunciati nei giorni scorsi Papa Francesco e il presidente Sergio Mattarella.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

Ultima ora Mondo

Errore 404 - Pagina non trovata - ANSA.it Rapiti in Libia: Gentiloni, nessun elemento su Isis - Politica - Ansa.it
404

Pagina non trovata

Le cause principali per cui viene visualizzata una pagina di errore 404 sono le seguenti:

  • un URL digitato erroneamente
  • un segnalibro obsoleto
  • un collegamento datato proveniente da un motore di ricerca
  • un link interno interrotto non rilevato dal webmaster.

Se riscontri il problema, ti invitiamo a contattarci per segnalarlo.

Grazie.