ROMA - ''L'Italia è impegnata a sostenere due paesi strategici che rischiano di scivolare nell'instabilità: Tunisia e Libano''. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, alle commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera e del Senato.
''Gli attentati in Tunisia hanno inflitto un colpo fortissimo all'economia, il crollo dell'economia produce ulteriori disagi soprattutto tra i giovani e rischia di accrescere ulteriormente la minaccia terroristica'', ha aggiunto titolare della Farnesina.
''In Tunisia c'era una forte presenza dell'organizzazione terroristica Ansar al Sharia, una volta messa al bando dai tunisini, Ansar al Sharia è andata in Libia e proprio dalla Libia sono partiti gli attacchi terroristici. Per questo è molto importante la sorveglianza del confine'', ha detto ancora il ministro. In Libano, ha dichiarato Gentiloni, l'Italia deve cercare di contribuire a sbloccare lo stallo politico, dove la mancanza di un presidente della repubblica crea ''fragilità e debolezze'' in cui intervengono attori esterni come Arabia Saudita e Iran. Un'altra priorità, ha aggiunto il ministro, è la situazione al sud e nel Golan, dove sono schierate le forze militari dell'Onu sotto il comando italiano. ''La situazione è appartatamente molto tranquilla dopo la fiammata in gennaio nei rapporti tra Israele ed Hezbollah nella zona della linea blu, ma va assolutamente risolto lo stallo politico perché in Libano non possiamo permetterci crisi evidenti'', ha dichiarato il capo della diplomazia italiana.
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