Tendenza che riguarda in particolare campioni del calcio e della pallavolo o modelli nelle sfilate di moda e che, rileva il quotidiano, nasce anche da esempi stranieri, come alcuni divi di Holliwood, che "in una sola notte" trovano imitatori a Teheran. Ma dopo aver visto filmati in cui un miliziano dell'Isis si pulisce con la barba il coltello con cui ha decapitato la sua vittima, osserva ancora il giornale, o un altro prega toccandosi la barba dopo aver messo al rogo una donna, "come possiamo vedere volti simili nella nostra città?".
"Forse i nostri giovani hanno scelto" la barba "senza pensare a cosa rappresenta", conclude, ma ora è opportuno che ci pensino. (ANSAmed).
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