"La crisi dei rifugiati - osserva Pittella - ci impone di assumere in prima persona le nostre responsabilità. Il dovere di solidarietà deve tradursi in azioni concrete perché il migliore antidoto alla paura é nella concretezza delle risposte. In Italia vi sono esperienze esemplari nel campo dell'accoglienza che vanno moltiplicate. A Trento, grazie alla Comunità di Sant'Egidio assieme al Governo Italiano, ai Corpi Civili di Pace di Operazione Colomba e alla Provincia autonoma e diocesi di Trento é stato realizzato un corridoio umanitario che ha permesso di trasferire in tutta sicurezza decine di famiglie siriane dai campi profughi al Trentino dove ora sono accompagnate in un percorso di integrazione professionale e civile. Questo esempio di successo - aggiunge Pittella - va sostenuto e vi invito pertanto ad aderire al progetto di corridoio umanitario".
"Anche nel nostro Mezzogiorno vi sono casi di eccellenza del bene. In Calabria, il Comune di Riace ha adottato un progetto di integrazione dei profughi fondato sulla rivitalizzazione del centro urbano. Decine di rifugiati hanno fatto rivivere il paese attraverso attività artigianali. A Trento come a Riace ancora una volta le amministrazioni locali si confermano all'avanguardia nell'accoglienza dei profughi. Per questo - conclude l'appello - ti chiediamo di impegnarti a mettere in pratica almeno una di queste esperienze una volta eletto sindaco. Di fronte all'importanza di questo momento, i comuni italiani possono e debbono fare la differenza".(ANSAmed)
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