Ricordando che "oltre due milioni di persone sono intrappolate nella città e nei dintorni", i responsabili europei affermano che "si rischia una delle peggiori tragedie umanitarie dell'intera guerra in Siria". La tregua, aggiungono, è "questione della massima urgenza" ed affermano che "tutti i membri del Syria Support Group dovrebbero unire i loro sforzi per esercitare la loro influenza sulle parti in conflitto affinché la cessazione delle ostilità diventi possibile". La tregua umanitaria, concludono Mogherini e Stylianides, "sarebbe solo il primo passo verso il ritorno alla cessazione delle ostilità nel Paese previsto dalla risoluzione 2254". "Non solo permetterebbe alla comunità internazionale di impegnarsi per alleviare le sofferenze umane ad Aleppo, ma spianerebbe la strada verso la ripresa del negoziato intra-siriano". (ANSAmed).
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