Come di consueto, i dimostranti si sono radunati davanti al parlamento, sfilando poi in corteo per le strade del centro cittadino, dove il traffico e' stato bloccato. 'Vucic dittatore', 'Contro il terrore del potere' - queste alcune delle scritte su cartelli e striscioni dei dimostranti, che hanno scandito a lungo slogan ostili a Vucic e al governo.
Tra le loro richieste figurano in primo luogo le dimissioni di Vucic, quelle dei membri della commissione elettorale e dei vertici dell tv pubblica Rts.
Le proteste a Belgrado e in altre città della Serbia sono cominciate il giorno dopo le presidenziali vinte al primo turno da Vucic, ma negli ultimi giorni il numero dei manifestanti e' nettamente calato a poche centinaia di persone, rispetto alle 10-15 mila dei giorni scorsi. Vucic ha ripetuto a più riprese di non voler ostacolare le proteste, segno di libertà e democrazia, fino a quando però si manterranno pacifiche e non causeranno eccessivi disagi ai cittadini. (ANSAmed)
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