BEIRUT - Il governo siriano ha respinto le accuse rivolte dalla Casa Bianca a Damasco di preparare un attacco chimico in zone siriane fuori dal controllo governativo.
Interpellato dall'Associated Press, il ministro siriano per la riconciliazione Ali Haidar ha affermato che le accuse rivolte nelle ultime ore da Washington prefigurano una nuova campagna diplomatica contro la Siria nel consesso dell'Onu.
Il Pentagono da parte sua, riportano alcuni media Usa, conferma la presenza di attività relativa alle armi chimiche all'interno della base aerea siriana da cui sarebbe partito il letale attacco contestato a Damasco del 4 aprile scorso, e poi bombardata dalle forze statunitensi.
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