(ANSAmed) - BELGRADO, 24 LUG - Il rafforzamento della
collaborazione bilaterale, l'appoggio dell'Italia al cammino
della Serbia verso la Ue, la situazione nei Balcani occidentali
e le prospettive di integrazione europea dell'intera regione
saranno i temi centrali dei colloqui che il presidente serbo
Aleksandar Vucic avra' domani a Roma. L'agenda prevede incontri
con il presidente della repubblica Sergio Mattarella e con il
premier Paolo Gentiloni. Si tratta della prima visita ufficiale
di Vucic nel nostro Paese nella sua nuova veste di presidente,
ed essa avviene a pochi giorni dal vertice di Trieste, che ha
posto le basi per una concreta intensificazione della
collaborazione fra Ue e Balcani occidentali e fra i vari Paesi
della regione. La visita in Italia e' l'ultima tappa di un lungo
giro politico-diplomatico intrapreso da Vucic subito dopo il suo
insediamento alla presidenza a fine giugno, che lo ha portato
fra l'altro ad Atene, Bruxelles e Washington. In una intervista
rilasciata all'Ansa pochi giorni fa Vucic ha detto di avere
"tanta stima" per il presidente Mattarella e per il premier
Gentiloni ai quali, ha osservato, intende chiedere consigli
utili su come attrarre ulteriori investimenti in Serbia, e su
come motivare al meglio i cittadini serbi sul progetto di
integrazione europea. Nell'intervista Vucic ha al tempo stesso
rilevato il "ruolo importante" che l'Italia ha per i Balcani.
"L'Italia capisce benissimo i rapporti nei Balcani", ha detto, e
per questo il suo ruolo nella regione e' di grande importanza
"sia in termini politici che economici". L'Italia e', insieme
alla Germania, il principale partner commerciale della Serbia
con un interscambio che nel 2016 - secondo i dati dell'Istituto
nazionale serbo di statistica - e' ammontato a oltre 3,7
miliardi di euro. Nei primi cinque mesi di quest'anno l'Italia
e' stata il principale cliente dell'export serbo (909,4 mln di
euro), seguita dalla Germania (770,2), mentre in termini di
forniture alla Serbia e' risultata seconda (807,4 mln di euro),
preceduta dalla Germania (989 mln di euro). Il nostro Paese e'
tra i primi investitori in Serbia, dove operano oltre 600
aziende italiane che danno lavoro a piu' di 26 mila persone.
Oltre alle grandi compagnie come Fiat, Benetton, Geox, sono
presenti societa' sopratutto del settore tessile, delle
calzature, dell'industria elettronica e dell'energia. Molto
significativa e' la presenza italiana anche nel settore bancario
e assicurativo. (ANSAmed)
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