Avramopoulos ha richiamato ad un impegno costante degli Stati membri di fronte ai 4.800 candidati attualmente in attesa di essere trasferiti dalla Grecia e ai continui arrivi di candidati ammissibili in Italia ricordando che anche se lo schema terminerà a fine settembre, "non è così per gli obblighi legali degli Stati membri" nei confronti dei migranti arrivati entro fine settembre. Secondo la Commissione Ue l'Italia deve ancora completare con urgenza la registrazione delle persone ammissibili arrivate nel 2016 e nel primo semestre del 2017. Si tratta, in particolare, di eritrei, 25mila dei quali sono giunti in Italia dall'inizio del 2016, ma di cui solo 10mila sono stati registrati in vista di un ricollocamento.
Come indicato dalla Commissione nel piano d'azione a supporto dell'Italia, le autorità italiane dovrebbero registrare rapidamente tutti gli eritrei attualmente presenti nel paese e centralizzare la procedura di ricollocazione presso appositi centri. E l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (Easo) sta aiutando il Paese con una campagna di sensibilizzazione online per l'identificazione di tutti i potenziali richiedenti.
Diversi Stati membri hanno quasi assolto i loro obblighi: Malta, Lettonia e Norvegia, uno Stato associato a Schengen che partecipa volontariamente al regime, hanno interamente ricollocato le persone loro assegnate dalla Grecia, e la Svezia, che ha iniziato solo a giugno, ha ricollocato quasi il 60% delle persone previste. Inoltre Spagna e Germania hanno annunciato un'accelerazione del ritmo dei trasferimenti.(ANSAmed).
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