(ANSAmed) - BELGRADO, 12 SET - Il presidente serbo Aleksandar
Vucic ha detto di appoggiare la decisione del maggiore partito
dei serbi del Kosovo (Srpska Lista,) di entrare a far parte del
nuovo governo di Pristina guidato da Ramush Haradinaj, un ex
leader della guerriglia indipendentista albanese (Uck) che la
Serbia accusa di crimini di guerra. "Stando nel governo
partecipiamo alle sue decisioni e abbiamo con ciò la possibilità
di difendere gli interessi della popolazione serba in Kosovo",
ha detto in serata Vucic in un incontro con i giornalisti
trasmesso in diretta dalla tv pubblica Rts. Ciò, ha subito
aggiunto, non cambia di una virgola la posizione di Belgrado sul
nuovo premier kosovaro. "Ramush Haradinaj per la Serbia resta un
criminale di guerra sotto accusa, e noi vogliamo andare fino in
fondo", ha detto. Le altre due opzioni che aveva la Serbia
riguardo alla posizione da assumere sul nuovo governo di
Pristina, ha osservato il presidente, erano entrambe peggiori:
una era di non appoggiare nessuno, privandosi così della
possibilità di influire sulle decisioni in Kosovo, l'altra di
sostenere un eventuale governo guidato da Albin Kurti, leader
del movimento ultranazionalista 'Autodeterminazione', fortemente
anti-serbo, favorevole al progetto di 'Grande Albania' e alla
cacciata dal Kosovo delle organizzazioni internazionali Eulex,
Unmik, Kfor. "In tal caso chi avrebbe difeso i serbi? E Srpska
Lista avrebbe dovuto forse appoggiare la Grande Albania?". Vucic
ha annunciato al tempo stesso che da ottobre in Serbia e
nell'intera società prenderà il via un dialogo interno sulla
questione del Kosovo, che vedrà coinvolte tutte le principali
istituzioni, a cominciare dal parlamento, come anche la Chiesa
ortodossa, le altre confessioni religiose e l'Accademia delle
scienze. Belgrado tuttavia, ha sottolineato, resta ferma nella
sua posizione contraria al riconoscimento dell'indipendenza del
Kosovo. (ANSAmed).
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