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Migranti: eurodeputati a Tunisi, servono azioni a lungo termine

Incontrano Ong e guardia costiera libica, al centro tema diritti umani

22 settembre 2017, 16:20

Redazione ANSA

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Migranti africani soccorsi dalla guardia costiera libica - RIPRODUZIONE RISERVATA

Migranti africani soccorsi dalla guardia costiera libica -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Migranti africani soccorsi dalla guardia costiera libica - RIPRODUZIONE RISERVATA

TUNISI- "Solo iniziative a lungo termine sulla migrazione possono portare maggior stabilità". Queste sono le parole del presidente della Commissione Libertà civili, giustizia e affari interni (Libe) del Parlamento europeo, Claude Moraes, al temine di una visita di 5 giorni in Tunisia finalizzata a valutare la cooperazione con i paesi della regione sulla gestione delle migrazioni, sulla situazione in Libia e discutere di liberalizzazione dei visti e accordi.

"Salvare vite umane è e dovrebbe rimanere la nostra prima priorità. La tragedia umana che si sta verificando nel Mar Mediterraneo richiede soluzioni urgenti per trovare un compromesso umano e sostenibile per la grande quantità di persone richiedenti asilo". "Nello stesso tempo la forte instabilità in Libia richiede il nostro supporto per una soluzione politica sul lungo periodo. Iniziative a corto raggio sulla migrazione sulla rotta del Mediterraneo centrale possono condurre solo a una maggior frammentazione" aggiunge Moraes.

I membri della delegazione Ue hanno incontrato anche rappresentanti della Guardia costiera italiana e libica a proposito della creazione di una zona delle operazioni di "ricerca e salvataggio" (Sar) nelle acque territoriali libiche e la capacity-building e il materiale di supporto ricevuto come Operazione Sophia.

Rispetto per i diritti umani, la complessità di supportare la zona SAR in acque libiche e il salvataggio da parte delle organizzazioni internazionali, insieme alle difficili condizioni dei centri di detenzione libici per i migranti sono stati altrettanti temi di dialogo.

I membri della Commissione Libe hanno incontrato anche giornalisti e organizzazioni della società civile che hanno evidenziato il dilemma di come fornire un aiuto ai migranti più vulnerabili senza far apparire legittima la detenzione arbitraria da parte di gruppi armati. "Tutti questi centri di detenzione dovrebbero essere chiusi e sostituiti da quelli aperti gestiti sotto l'egida delle Nazioni Unite" hanno esortato i rappresentanti dell'UNHCR.

La Commissione sottolinea come l'instabilità in Libia abbia avuto effetti negativi sugli interessi economici e di sicurezza della Tunisia. Cio' e' emerso dalle discussione con rappresentanti del governo tunisino e parlamentari.

Con le autorità tunisine si e' parlato anche di opzioni per la migrazione legale tra Ue e Tunisia, tra cui il riconoscimento dei diplomi, gli accordi di facilitazione dei visti e di riammissione.

"Occorre sottolineare il ruolo strategico della Tunisia e le nuove sfide che il paese deve affrontare - afferma Marie-Christine Vergiat -. La Tunisia deve cominciare a considerarsi una terra di immigrazione e adattare adeguatamente il suo apparato legislativo, in particolare mediante l'adozione di una legge sull'asilo, una legge contro il razzismo e la soppressione delle sanzioni per soggiorni irregolari che ostacolano persino i migranti che vogliono tornare a casa. D'altra parte, la liberalizzazione dei visti e il riconoscimento dei diplomi da parte dell'Ue dovrebbero diventare una realtà".

"I cambiamenti della realtà migratoria tunisina stanno evidenziando le lacune dell'attuale legge sull'immigrazione", hanno riferito alla Commissione i migranti e i rappresentanti dei progetti finanziati dall'Ue in materia. Come la Tunisia si sta trasformando da Paese di emigrazione a Paese di immigrazione, la sua società civile attiva dovrebbe essere coinvolta nella definizione di un nuovo quadro giuridico in materia, al fine di fornire politiche di migrazione maggiormente basate sui diritti umani, sottolineano i deputati europei.

Nel contesto della cooperazione dell'Ue con i paesi dell'Africa in materia di migrazione e del lavoro legislativo in corso al Parlamento europeo sugli accordi di riammissione, la missione ha avuto l'obiettivo di comprendere meglio la situazione dei migranti e dei richiedenti asilo, nonché il nuovo quadro di partenariato tra l'Ue e la Tunisia.

La commissione Libe ha discusso recentemente con la Commissione europea degli accordi di riammissione, in particolare dei negoziati in corso tra l'Ue e la Tunisia. 

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