Il testo elimina il principio in base al quale finora il Paese di primo ingresso si è dovuto fare carico di tutte le domande d'asilo,per sostituirlo con un sistema automatico e permanente di ricollocamenti dei richiedenti. La maggior parte dei gruppi (S&DPpe Alde Gue e Verdi), rende noto la relatrice del testo Cecilia Wikstrom, intendono votare a favore.
In base alla proposta del Parlamento, anticipata dalla relatrice svedese a un gruppo di giornalisti tra cui l'ANSA, la redistribuzione dei richiedenti asilo dovrà avvenire in automatico in base a una serie di criteri, ad esempio se il richiedente ha già parenti in un altro Stato membro. Ciascun Paese avrà poi una sua quota calcolata in base a Pil e popolazione. I richiedenti asilo saranno distribuiti prima a quegli Stati che ne hanno ricevuto meno in base alla loro quota.
Particolarmente sensibili per l'Italia due altri punti della proposta. Il primo è l'introduzione di un periodo transitorio di tre anni in cui gli Stati che storicamente hanno ricevuto più richiedenti asilo continueranno ad avere una maggiore responsabilità. Il secondo è la messa in atto di un filtro che servirà a non ricollocare i richiedenti asilo con scarse possibilità di vedere accolta la loro domanda. In questo caso, spiega Wikstrom, le domande continueranno a essere trattate nel Paese d'arrivo, che riceverà un surplus di assistenza dall'Unione, e i migranti dovranno essere rimpatriati, "con i costi - assicura Wikstrom - interamente coperti dall'Ue".(ANSAmed).
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