(ANSAmed) - PARIGI, 13 NOV - "Il Paese ha retto", la Francia
"è rimasta la Francia": lo ha detto il premier Edouard Philippe,
intervistato da radio France Inter a due anni dagli attentati
parigini del 13 novembre. Il braccio destro del presidente
Emmanuel Macron ha poi sottolineato che "il livello di minaccia
rimane ovviamente elevato" anche se a suo avviso - dopo la
"disfatta militare" dell'Isis in Siria ed Iraq - "organizzare
delle azioni è probabilmente più difficile". Quanto al possibile
ritorno di foreign fighter, il premier ha detto che "bisogna
essere estremamente prudenti e non ingenui", e che verranno
"sistematicamente sottoposti a una procedura penale".
"La volontà dell'Isis di attaccarci rimane intatta", conferma
il capo degli 007 francesi, Laurent Nunez, in un'intervista sul
quotidiano Le Figaro a due anni dagli attentati parigini del 13
novembre.
"L'Isis - aggiunge il capo della Direzione Generale per la
Sicurezza Interna (Dgsi) - chiede ai jhadisti di colpire nel
loro luogo di residenza". E la Francia resta un "obiettivo
maggiore" della propaganda dei terroristi, continua l'esperto,
evocando "la forte tentazione " di alcuni "di passare all'atto
con mezzi rudimentali". (ANSAmed).
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