Ai tre giorni di lavori hanno partecipato 140 rappresentanti di diversi gruppi, compresi indipendenti e fazioni militari del cosiddetto Esercito libero siriano, in vista di un nuovo round di trattative organizzato dall'Onu a Ginevra il 28 novembre.
L'incontro si è svolto dopo le dimissioni, annunciate lunedi', di Riyad Hijab, leader del principale blocco di oppositori in esilio sostenuti dall'Arabia Saudita. Hijab aveva rassegnato le dimissioni in segno di protesta nei confronti del regno del Golfo, accusato di essere "venuto a patti" con la Russia, alleata del governo di Damasco.
Nel comunicato finale, ripreso dal sito della televisione panaraba Al Arabiya, i partecipanti hanno sottolineato che la transizione a Damasco "non può avvenire senza l'uscita di scena di Bashar al Assad e della sua cerchia all'inizio del processo".
Nella nota si assicura il sostegno ad un processo politico basato sul programma delle Nazioni Unite che porti ad "una radicale transizione". (ANSAmed).
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