Il diplomatico ha anche chiarito la discrepanza fra le cifre ufficiali dell'Unhcr, l'alto commissariato Onu per i rifugiati, pari a 661.859 registrati (131.000 dei quali nei campi gestiti dall'Onu o da organizzazioni internazionali, 530.000 circa fuori dai campi) e la cifra di 1,31 milioni dichiarata da Amman, e ribadita ieri dal ministro degli Esteri, Ayman Safadi, alla Conferenza sulla Siria di Bruxelles. "La differenza la fanno i siriani non registrati dall'Onu, una parte dei quali si trovavano già in Giordania prima che esplodesse il conflitto siriano", e che "si trovano un po' in tutto il Paese".
Tutto questo, ha spiegato l'ambasciatore Khouri, "ha portato un incremento della nostra popolazione di ben il 21% in soli 12 mesi", come se gli Usa assorbissero in un anno l'intera popolazione del Canada, ha chiosato. "L'impatto è enorme" e, a fronte di esso, la Conferenza di Bruxelles è riuscita a raccogliere 4,4 miliardi di dollari per l'intera crisi siriana, meno della metà di quanto l'Onu si aspettava e auspicava.
Nonostante tutto, ha però aggiunto Khouri, "siamo grati alla comunità internazionale per quello che il mondo fa per noi, sia bilateralmente che attraverso la comunità internazionale".
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