(ANSAmed) - SKOPJE, 20 GIU - In Macedonia una nuova
manifestazione di nazionalisti contro l'accordo sul nome
(Repubblica di Macedonia del nord) concluso con la Grecia si e'
svolta nella tarda serata di ieri a Skopje davanti alla sede del
parlamento, dove oggi con tutta probabilita' l'intesa con Atene
verra' ratificata. Il raduno, tenuto a bada da un massiccio
schieramento di polizia, si e' concluso senza incidenti. I
dimostranti hanno chiesto le dimissioni del governo, accusato di
tradimento e di capitolazione difronte alle richieste della
Grecia. 'La Macedonia ai macedoni', 'Il nostro nome non si
tocca', hanno scandito i manifestanti, sostenitori del
presidente conservatore Gjorgje Ivanov, contrario anch'egli
all'accordo sul nuovo nome. Ieri il premier socialdemocratico
Zoran Zaev, che domenica scorsa ha firmato l'accordo con il
collega greco Alexis Tsipras al confine fra i due Paesi, non ha
escluso la possibilita' di avviare una procedura per la
destituzione del presidente Ivanov, accusato di frenare il
cammino della Macedonia verso l'integrazione in Ue e Nato.
L'accelerazione verso l'accordo infatti e' stata spiegata dal
governo con la necessita' di approvarlo entro il vertice europeo
della prossima settimana, quando verosimilmente Bruxelles
indichera' per Skopje la data di avvio del negoziato di adesione
alla Ue, rimasto congelato a lungo per l'opposizione della
Grecia proprio a causa delle divergenze sul nome del paese ex
Jugoslavo. Alla votazione di ratifica oggi in parlamento con
ogni probabilita' non partecipera' per protesta l'opposizione
conservatrice. (ANSAmed)
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