A seguire, la sessione 'Intercultural Trends Report 2018 & Investing in the Future of People-Led Dialogue; Towards a new operational blueprint for the first Euro-Mediterranean Foundation for Dialogue' - una discussione su come ALF, l'organismo che ha realizzato la più grande rete Nord/Sud di dialogo nel Mediterraneo, possa trasformarsi da organizzazione a movimento e facilitare una narrazione alternativa per il Mediterraneo basata sul dialogo e lo scambio.
All'interno della seconda sessione, il lancio dell'ultimo report di ALF "Intercultural Trends and Social Change in the Euro-Mediterranean region". Otto i Paesi europei interessati dall'inchiesta (tra questi, l'Italia) e 5 dal sud o l'est del Mediterraneo (SEM).
Tra i dati più interessanti relativi all'Italia, è emerso che 6,5 nostri concittadini su 10 credono nei rapporti interculturali e pensano che tra i valori principali da comunicare ai propri figli ci sia il rispetto per le altre culture. Per quanto concerne i dati più generali, riguardanti l'area del Mediterraneo, il rapporto mostra che una vasta maggioranza di persone delle varie sponde ritengono che i giovani vedono i governi e le istituzioni troppo spesso lontani se non inaccessibili.
"Se tutti insieme ci uniamo per affrontare questa sfida - ha affermato Elisabeth Guigou, Presidente della Anna Lindh Foundation -, tra 25 anni i popoli di entrambe le sponde del Mediterraneo costituiranno una comunità umana ed economica unita dal comune destino e in grado di lasciare un segno duraturo nella storia. La globalizzazione non porterà più, quindi, emarginazione né potranno generarsi frustrazione e perdita di identità." (ANSAmed).
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