(ANSAmed) - TUNISI, 11 DIC - Il parlamento tunisino ha
adottato la legge finanziaria 2019. Si tratta di un pacchetto di
norme che secondo il ministro delle Finanze, Ridha Chalgoum,
contiene le priorità del governo e che cerca, prima di tutto, di
conservare gli equilibri finanziari dello stato.
Come aveva gia anticipato il premier Youssef Chahed, non ci
saranno tasse aggiuntive ma si punterà invece su crescita e
sviluppo per generare maggiore occupazione e investimenti, con
una maggiore attenzione al sociale e alla lotta a economia
sommersa e contrabbando. La legge in questione prevede, tra
l'altro, la riduzione delle imposte per le società di circa un
terzo, l'esenzione dall'imposta sul reddito un periodo di
quattro anni per le nuove aziende, aiuti alle piccole e medie
imprese, maggiori finanziamenti al fondo dell'occupazione e alle
start-up tunisine.
Approvato in tarda serata anche un emendamento che introduce,
a partire dal 2020, un'imposta dell'1% sul fatturato di banche,
compagnie assicurative, operatori telefonici e società attive
nel settore del petrolio e degli idrocarburi, un "contributo
eccezionale" destinato ad alimentare i fondi di assicurazione
sociale.
La finanziaria 2019 è stata concepita, anche secondo i
suggerimenti del Fondo monetario internazionale (Fmi) sulla base
di un tasso di crescita del 3,1%, di un prezzo del barile di
greggio a 75 dollari, di un rapporto deficit bilancio/pil del 3%
e di un tasso di indebitamento del 70.9%. Sei le priorità del
pacchetto di norme: rilancio dell'economia, sviluppo regionale,
occupazione, maggiore attenzione al sociale, digitalizzazione,
lotta alla frode fiscale. (ANSAmed)
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