Dopo aver sottolineato l'importanza di una partnership che stimoli gli investimenti per lo sviluppo "sociale ed economico" e per la creazione di posti di lavoro nella sponda sud del Mediterraneo, Abela ha puntualizzato che "dobbiamo adottare un approccio olistico che riguarda anche l'atteggiamento dei nostri dei popoli verso l'immigrazione, combattendo la narrativa dei migranti come minaccia o fonte di paura".
Una narrativa più bilanciata sull'immigrazione - ha continuato il ministro Abela - è importante come parte dei nostri sforzi per formare l'opinione pubblica e mettere quindi in atto politiche sull'immigrazione che siano basate sui fatti".
Il ministro maltese ha infine sottolineato che "dobbiamo riconoscere che le guardie costiere libiche stanno facendo la loro parte e dobbiamo continuare a supportarle, non solo fornendo addestramento ed assistenza, ma anche riconoscendo proprio il fatto che stanno facendo il loro lavoro". "Il messaggio - ha concluso - dovrebbe essere quello che non sono solo gli stati membri a dover aderire alle regole ed alle leggi internazionali, ma le devono rispettare anche le Ong ed i centri di coordinamento dei salvataggi in mare quando danno loro certe istruzioni su cosa fare. Anche gli Mcrcc devono rispettare le regole". (ANSAmed).
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