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Governo Spagna accelera rimozione dei simboli franchisti

Ma in Andalusia partito di destra Vox cambierà legge di memoria

07 febbraio 2019, 16:29

Redazione ANSA

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(di Paola Del Vecchio) (ANSAmed) - MADRID, 7 FEB - Via subito scudi, insigne, statue e targhe commemorative o qualunque altra vestigia di commemorazione o esaltazione della sollevazione dei generali franchisti, della Guerra Civile e della repressione della dittatura. E' la direttiva data dal governo socialista spagnolo, attraverso il ministero di Giustizia, a 656 comuni della penisola che ancora non hanno attuato la Legge di Memoria storica del 2007. Allo stesso tempo, la direzione generale per la Memoria storica ha esortato i governi delle 17 regioni iberiche a "verificare l'eliminazione nei propri territori degli elementi di esaltazione della Guerra Civile e della dittatura". Stando al comunicato, il censimento dell'Istituto nazionale di statistica (Ine) segnala che "importanti figure del franchismo danno ancora nome a 1.171 strade e piazze spagnole in oltre 637 municipi", ai quali la direzione generale di Memoria storica ne aggiunge altri 19, a sua volta rilevati.

La direttiva si richiama alla legge a suo tempo emanata dal governo socialista di Zapatero, che in uno dei 22 articoli imponeva alle comunità locali di rimuovere tutti i simboli del franchismo ovunque si trovino, dalle facciate degli edifici alla toponomastica, alle statue di Franco e dei suoi generali rimaste ancora in piedi. Fatti comunque salvo "validi motivi di valore artistico, architettonico o religioso". Un'ambiguità successivamente corretta da una riforma, per cui il ministero di Giustizia sollecita i comuni a certificare "la non esistenza di simbologia di esaltazione" nel proprio territorio. A tal fine, reclama anzitutto un catalogo di possibili vestigia e ordina di "procedere all'immediata rimozione di scudi, insigne, targhe o altri oggetti o menzioni commemorative di esaltazione militare e repressione della dittatura". La missiva cita la sentenza del Tribunale Supremo, che già nel 2013 imponeva alle amministrazioni pubbliche di adottare le misure opportune per rimuovere i simboli franchisti, rigettando un ricorso contro la rimozione della statua equestre di Francisco Franco dalla piazza di San Juan de la Cruz a Madrid. Stando al censimento dell'Ine, le regioni che conservano più simboli commemorativi della rivolta militare del '36 e della dittatura sono Castilla y Leon, con 260 vestigia, seguita da Castilla-La Mancha, con 125. Soltanto i municipi dei Paesi Baschi hanno cancellato tutti gli omaggi al "generalissimo". Invece la battaglia sui simboli rischia di riprendere forza nella regione meridionale dell'Andalusia, dopo l'odierna nomina alla presidenza della commissione Cultura e Patrimonio, competente per la Memoria storica, di un esponente di Vox. Il partito di estrema destra, che con 12 seggi ha reso possibile il primo governo di centro destra Partido Popular-Ciudadanos nella regione per 40 anni a guida socialista, ha in programma la sostituzione della legge regionale di Memoria storica con una legge di Concordia. Poiché, per il partito anti-immigrati e pro corrida, l'attuale normativa "impone in maniera totalitaria una visione distorta della storia andalusa fra il 1931 e il 1982".(ANSAmed).

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