(ANSAmed) - BRUXELLES, 23 MAG - Stimolare crescita e
occupazione e rafforzare il mercato delle Pmi nei Paesi del
Mediterraneo al confine con l'Unione europea. Sono le priorità
messe nere su bianco da 150 giovani imprenditori da Tunisia,
Egitto, Giordania e Marocco, riuniti a Bruxelles alla conferenza
'EU MED means business', organizzata dalla Commissione Ue, sul
futuro dell'imprenditorialità nel Mediterraneo.
La chiave economica, spiegano gli imprenditori nord africani,
apre le porte della stabilità politica nella regione, anche per
contrastare i problemi legati a democrazia, stato di diritto e
corruzione, fermando la fuga dei migranti verso l'Ue.
"I giovani di entrambe le sponde del Mediterraneo hanno
bisogno di opportunità economiche per poter costruire il proprio
futuro", ha detto il commissario europeo all'Allargamento,
Johannes Hahn, sottolineando che il sostegno di Bruxelles è
primario per attuare "riforme legislative e amministrative" nei
Paesi del Nord Africa, "assicurare lo sviluppo di investimenti
esteri e nazionali, rafforzare il mercato del lavoro e, in
particolare, delle Pmi, riducendo l'alta disoccupazione
giovanile".
I fondi Ue dello strumento europeo di vicinato (Eni) vanno in
questa direzione: dei 10,8 miliardi di euro stanziati per il
vicinato meridionale per il periodo 2014-2020, quasi 4,2
miliardi di euro sono stati destinati alla cooperazione
socioeconomica. Un importo che aumenterà prima della fine del
2020, raggiungendo il 50% circa della dotazione totale per il
Mediterraneo. (ANSAmed).
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