(ANSAmed) - BELGRADO, 15 LUG - Il presidente francese
Emmanuel Macron giunge nel pomeriggio a Belgrado in una visita
di due giorni alla quale la dirigenza serba guarda con enorme
interesse, avendo come obiettivo il rafforzamento dei rapporti
economici e politici con Parigi. Si tratta della prima visita di
un presidente francese a Belgrado negli ultimi 18 anni, l'ultimo
fu Jacques Chiarc nel dicembre 2001, ed essa coincide con il
180/mo anniversario dello stabilimento dei rapporti diplomatici
fra i due Paesi. Gli osservatori vedono in tale visita,
programmata per lo scorso dicembre ma poi rinviata per la crisi
dei gilet gialli, il desiderio della Francia di rafforzare la
propria influenza nella regione balcanica. Temi centrali dei
colloqui di Macron con il collega serbo Aleksandar Vucic saranno
l'intensificazione della collaborazione economica commerciale,
la prospettiva di integrazione della Serbia nella Ue e la
questione del Kosovo, nel tentativo di favorire la ripresa del
dialogo fra Belgrado e Pristina, bloccato da mesi dopo
l'imposizione da parte della dirigenza kosovara lo scorso
novembre di dazi doganali maggiorati del 100% sull'import da
Serbia e Bosnia-Erzegovina. Belgrado pone l'abolizione di tali
dazi come condizione per il ritorno al tavolo negoziale. Una
iniziativa di Macron e della cancelliera tedesca Angela Merkel
di contribuire a un riavvicinamento fra le parti è parzialmente
fallita, con l'annullamento di un vertice regionale convocato da
Macron a Parigi il primo luglio scorso, dopo una analoga
riunione tenuta a Berlino il 29 aprile e conclusasi senza
risultati concreti sulla crisi del Kosovo. A Belgrado è nota la
posizione di Macron che, pur sostenendo la prospettiva europea
della Serbia e degli altri Paesi della regione, esclude un
ulteriore allargamento della Ue ai Balcani occidentali senza
aver prima portato a termine una riforma interna all'Unione al
fine di migliorarne i meccanismi di funzionamento e consolidare
le sue istituzioni. (ANSAmed).
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