(ANSAmed) - TUNISI, 19 SET - Il magnate Nabil Karoui, che
sfiderà al ballottaggio il conservatore Kais Saied alle elezioni
presidenziali tunisine, in carcere dal 23 agosto scorso con
l'accusa di riciclaggio ed evasione fiscale, in sciopero della
fame, rimane in stato di detenzione. Lo ha deciso, rigettando la
domanda di libertà su cauzione depositata dalla difesa, il
giudice istruttore del polo economico e finanziario del
tribunale di Tunisi, che si è dichiarato incompetente a decidere
su una misura adottata da un'autorità di giurisdizione
superiore, nel caso preciso la camera d'accusa della Corte
d'Appello.
Lo ha reso noto l'avvocato Kamel Ben Messoud precisando che
il giudice istruttore ha invocato il vizio di giurisdizione. Già
il 5 settembre una prima domanda di liberazione provvisoria era
stata respinta dalla Corte d'Appello ed il 13 settembre dalla
Corte di Cassazione. Nabil Karoui e il fratello Ghazi, socio in
affari e direttore, tra l'altro, della sua campagna elettorale,
sono accusati di riciclaggio e frode fiscale a seguito di una
denuncia presentata nel 2016 dall'Ong tunisina "I Watch',
specializzata nel denunciare i casi di corruzione.
La data del ballottaggio non è ancora stata fissata. (ANSA)
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