Karoui in particolare sottolinea che avrebbe guadagnato il 25% dei voti degli elettori (invece del 15,5%) se gli fosse stato consentito di partecipare ai dibattiti televisivi tra candidati in diretta (i primi nella storia della Repubblica tunisina). Il magnate nell'intervista afferma inoltre di essere stato vittima di una campagna di diffamazione e che dietro al suo arresto ci sarebbero il premier Youssef Chahed e il partito islamico Ennhadha, che invece hanno perso molti consensi dal giorno della sua incarcerazione. La data del ballottaggio non è ancora stata decisa. La si conoscerà solo dopo l'esito dei ricorsi presentati al tribunale amministrativo da 6 candidati. Per quanto riguarda il dibattito tv tra i 2 candidati, l'Alta Autorità per la comunicazione audiovisiva (Haica) e la Commissione superiore indipendente per le elezioni (Isie) hanno annunciato di essere favorevoli alla partecipazione dello sfidante Karoui, ma competente a decidere è la magistratura. (ANSAmed)
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