Oltre alla Francia, a frenare l'adesione sono stati anche i Paesi Bassi e la Danimarca, contrari però solo all'Albania. I leader europei hanno deciso che torneranno sulla questione dell'allargamento ai Balcani occidentali a maggio 2020, in occasione del vertice Ue a Zagabria con i rappresentanti politici della regione, secondo quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo.
"Abbiamo avuto un lungo dibattito sull'allargamento" e "la Francia si è opposta insieme ad altri Paesi perché ci sono ancora delle situazioni non ancora risolte, come la migrazione.
La discussione per me è stata molto istruttiva, ma aprire la discussione non significa allargare", ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron al termine del Consiglio europeo. "Non considero che la sola relazione che dobbiamo avere con i nostri vicini debba essere di espansione o di allargamento", ha spiegato Macron. "Saluto gli sforzi che hanno fatto la Macedonia del Nord e l'Albania nel campo delle riforme", ha aggiunto precisando poi che "se si fossero aperte le discussioni di allargamento solo con la Macedonia del Nord scartando l'Albania sarebbe stato un errore politico funesto nella regione". Per Macron, "si sarebbero creati dei problemi con movimenti politici di violenza inaudita non solo in Albania ma anche negli altri paesi".
"Sono molto deluso per i risultati sull'allargamento", ha dichiarato il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker. "Non si trattava di dire sì o no a Macedonia e Albania per l'adesione, ma sì o no ad iniziare i negoziati. E' stato un grave, pesante, errore storico". Della stessa idea anche il premier Giuseppe Conte. "E' andata male", ha detto il presidente del Consiglio, spiegando che "non era necessario aprire, sarebbe bastato avviare la procedura. E' stato un errore storico. Sono molto vicino all'Albania e alla Macedonia del Nord".(ANSAmed).
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