(ANSAmed) - BEIRUT, 11 NOV - Il presidente siriano Bashar al
Assad ha negato che l'esercito regolare abbia mai usato armi
chimiche contro la popolazione civile nella guerra in corso dal
2011. In una intervista rilasciata alla tv russa, il presidente
siriano ha ribadito, come già fatto più volte in questi anni,
che "non ci sono prove" dell'uso di armi proibite da parte delle
forze di Damasco.
Dal 2013 a oggi diversi rapporti della Commissione
internazionale indipendente sulle violazioni umanitarie in Siria
ha fornito indicazioni dettagliate dell'uso di armi chimiche
contro civili siriani da parte del governo siriano, e in
quantità minori, da parte di altre forze militari o milizie
coinvolte nel conflitto.
Assad ha poi smentito che l'apparato di controllo e
repressione governativo siriano pratichi la tortura. Da decenni
vengono denunciate da organizzazioni umanitarie siriane e
internazionali violazioni dei diritti umani. "Non abbiamo
una politica di tortura in Siria. Perché dovremmo usare la
tortura? Per ottenere informazioni? Possediamo già tutte le
informazioni. La maggioranza dei siriani sostengono il governo",
ha detto durante l'intervista alla tv russa.
Da metà degli anni '70 del secolo scorso si denuncia l'uso
sistematico della tortura nelle carceri del Paese contro
dissidenti, attivisti, oppositori, avvocati per i diritti umani.
Pratiche che, secondo diverse testimonianze e rapporti
internazionali, si sono intensificate durante la repressione
delle proteste e della rivolta scoppiata nel Paese nel 2011.
(ANSAmed).
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