(ANSAmed) - TUNISI, 18 NOV - Il governo libico di accordo
nazionale non consegnerà Saif Al-Islam Gheddafi alla Corte
penale internazionale (Cpi), che nel 2011 ha emesso un mandato
di arresto per crimini contro l'umanità. Lo ha reso noto in un
comunicato il ministero della Giustizia di Tripoli sottolineando
"l'assoluta sovranità dello Stato libico e il suo diritto
esclusivo di perseguire i suoi cittadini". Il procuratore
generale della Cpi, Fatou Bensoua, ha dichiarato recentemente
che il suo ufficio dispone di informazioni credibili sulla
località in cui si troverebbero tre accusati, incluso il figlio
dell'ex leader libico Muammar Gheddafi, contro i quali il
tribunale internazionale ha spiccato i mandati di arresto.
Secondo Bensoua, Gheddafi si troverebbe attualmente a Zintan,
nel sud-ovest della Libia. Al Touhamy Mohamed Khaled sarebbe
invece in Egitto e Mahmoud Al Werfalli nella regione di Bengasi
in Libia. Il portavoce della Cpi, Fadhi Alabdallah, ha
dichiarato alla tv libica Al Ahrar che gli ordini di arresto
contro al-Werfalli restano in vigore fintanto che i giudici del
Tribunale internazionale non ordinano il contrario e che si
invitano le autorità libiche a collaborare per consegnare
Mahmoud al-Werfalli in applicazione della risoluzione del
Consiglio di Sicurezza dell'Onu.(ANSAmed).
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