(ANSAmed) - PARIGI, 5 DIC - "Oggi la Francia è chiusa".
Treni, metropolitane, autobus, scuole pubbliche, ospedali,
raccolta dei rifiuti: milioni di dipendenti del settore pubblico
e privato sono chiamati ad incrociare le braccia contro la
riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron
mentre sono quasi 250 i cortei e le manifestazioni organizzate
in tutto il Paese. Un 'giovedì nero', come dicono i media
d'Oltralpe, che potrebbero protrarsi anche nei prossimi giorni
o settimane.
A Parigi, dove si temono I black block e "gilet gialli
radicalizzati" - secondo l'espressione del ministro
dell'Interno, Christophe Castaner - per sorvegliare il corteo
pacifico dei lavoratori in programma dalle 13 sono stati
schierati 6.000 agenti. Nel Paese che funziona a rilento, con
tante attività a singhiozzo oppure sospese, ha chiuso i battenti
anche la Tour Eiffel.
Sulla riforma previdenziale, una delle principali promessa,
Macron si gioca il resto del suo quinquennato. Alcuni temono una
ripetizione dei grandi scioperi del 1995, quando il Paese restò
paralizzato per tre settimane, fino a Natale, con 2 milioni di
lavoratori in piazza e un mesto dietro-front da parte del
governo, con successive dimissioni dell'allora premier Alain
Juppé e scioglimento del Parlamento. (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA