Nel corso della giornata, spiega Del Re, "abbiamo trattato in alcuni panel questioni scottanti, a partire da quella climatica che è assolutamente fondamentale e va affrontata da tanti punti di vista, perché le ricadute sono sociali economiche politiche.
Poi anche l'acqua, a questo tema molto legata, per la quale l'Unione per il Mediterraneo ha organizzato un panel, e non da ultimo il ruolo delle donne". "In questo - ha sottolineato - sono molto impegnata, e l'Italia è campione. E quando io parlo con la mia esperienza personale e i miei convincimenti mi sento sostenuta fortemente da un Paese come il nostro, che in questo crede e che sta portando avanti delle politiche e dei progetti fondamentali proprio per l'uguaglianza di genere, che è trasversale in tutti gli obiettivi dell'Agenda 2030".
I Med Dialogues "si basano, lo dice la parola stessa, sul dialogo che è un concetto fondamentale", ha sottolineato la viceministra. "Il Mediterraneo non è solo crisi, è una grandissima opportunità. Come si vede in questi Med Dialogues, c'è tutta la volontà di collaborare, di mettere in piedi progetti, e in effetti le sinergie che si sono create nei secoli, in particolare quest' ultimo, sulle rive del Mediterraneo sono straordinarie e su questo dobbiamo costruire".
Il dialogo è quindi "la parola chiave perché incontrandoci, cercando di trovare delle parole chiave che possano costituire le nostre strategie, possiamo affrontare meglio le questioni internazionali e soprattutto il rapporto tra noi Paesi del Mediterraneo, che costituiamo un bacino di riferimento per tutto il mondo". (ANSAmed).
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