Haftar sabato, proprio il giorno prima della conferenza sulla Libia nella capitale tedesca, aveva fatto bloccare il carico di greggio da cinque porti sotto il suo controllo provocando un taglio dell'export di 800 mila barili al giorno. Attraverso la chiusura dell'oleodotto Hamada-Zawiya, il generale ha fatto bloccare anche il giacimento di Sharara, il più grande di Libia, e quello di El Feel, operato anche da Eni, con una limitazione della produzione complessivamente di altri circa 400 mila barili al giorno. Fra pochi giorni, quando le cisterne di stoccaggio dei porti saranno piene, la produzione libica sarà limitata a 72 mila barili al giorno rispetto agli oltre 1,2 milioni della settimana scorsa secondo stime di un portavoce della Noc, la compagnia petrolifera nazionale libica, rilanciate dal Financial Times.
(ANSAmed).
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